Fuga dalle città? Il ceto medio compra casa nell’hinterland. Negli ultimi anni, sempre più famiglie italiane stanno spostando il proprio interesse dall’acquisto di case nelle città principali verso l’hinterland. Secondo recenti studi, questa tendenza ha visto un netto aumento nel 2023, l’unico segmento del mercato immobiliare a crescere rispetto alle città stesse, dove i prezzi elevati e altre dinamiche hanno reso difficile per molti mantenere il proprio standard di vita.
Fuga dalle città? Cresce l’attrattività delle aree suburbane
L’ultimo rapporto sul mercato immobiliare condotto dal Gruppo Tecnocasa rivela che nel 2023 il 23,1% delle transazioni immobiliari in Italia è avvenuto nei comuni periferici, con un aumento rispetto al 20,2% dell’anno precedente. Questa tendenza segnala una maggiore propensione delle famiglie, soprattutto quelle appartenenti al ceto medio, a cercare un’abitazione fuori dalle città principali, dove i prezzi degli immobili stanno diventando proibitivi. Se da un lato il 67% delle famiglie italiane ha acquistato la propria abitazione nel comune di residenza, la quota di coloro che hanno preferito spostarsi in aree limitrofe è in crescita. Solo il 6,4% ha optato per comuni più distanti o non facenti parte dell’hinterland, mentre un piccolo 2,8% ha acquistato casa in un altro capoluogo di provincia.
I prezzi delle case e la fuga dalle città
L’impennata dei prezzi nelle grandi città è uno dei motivi principali di questa migrazione verso l’hinterland. Dati recenti indicano che, rispetto al 2019, la percentuale di acquisti di case nei centri urbani è scesa dal 74,4% al 67,6%, mentre le transazioni nell’hinterland sono cresciute significativamente. A Milano, solo la metà degli acquisti avviene all’interno del comune, mentre a Roma e Napoli le percentuali di compravendita nell’hinterland sono quasi raddoppiate. La fuga dal centro è motivata dal desiderio di preservare il proprio livello di vita. L’acquisto di una casa in città richiede infatti risorse economiche sempre più elevate, mentre spostarsi di pochi chilometri può consentire di ottenere un’abitazione più grande e moderna, mantenendo una maggiore disponibilità finanziaria per altre spese familiari.
Chi può permettersi di comprare?
L’accesso alla proprietà immobiliare non è più per tutti. Secondo Nomisma, oltre il 68% delle famiglie italiane ritiene il proprio reddito insufficiente per affrontare un acquisto immobiliare, soprattutto a causa dell’inflazione che sta erodendo il potere d’acquisto. La classe media, ossia quella che teoricamente potrebbe permettersi l’acquisto di una casa, deve oggi affrontare prezzi che aumentano molto più velocemente rispetto ai salari. Questo spinge sempre più famiglie verso il mercato delle aree suburbane. Per dare un’idea concreta della situazione, un mutuo standard di 25 anni per una casa del valore medio di 187.000 euro si traduce in una rata sostenibile di circa 850 euro al mese. Tuttavia, il prezzo medio di un trilocale a Milano supera i 400.000 euro, mentre a Roma si aggira intorno ai 300.000 euro. Questo costringe molte famiglie a valutare l’opzione di spostarsi nell’hinterland, dove i prezzi risultano più accessibili.

Le conseguenze della migrazione verso l’hinterland
Lo spostamento della popolazione dal centro delle città alle aree circostanti potrebbe avere un impatto significativo sia sulle città stesse sia sui comuni dell’hinterland. Da un lato, le città rischiano di perdere residenti, pur continuando ad essere i principali centri di lavoro. Questo potrebbe ridurre la domanda di servizi locali e penalizzare il commercio di vicinato, lasciando spazi vuoti in quartieri sempre più dedicati al turismo e agli affitti brevi.
Dall’altro lato, le aree suburbane potrebbero dover affrontare un aumento della pressione sui servizi e sulle infrastrutture. Le zone che accolgono nuovi residenti rischiano di diventare “città dormitorio”, con abitanti che si spostano ogni giorno per lavorare in città, mettendo a dura prova i trasporti pubblici e privati. Il traffico stradale aumenterà, mentre i servizi locali potrebbero non essere sufficienti per soddisfare le esigenze di una popolazione in crescita.
Hinterland: un’opportunità o una sfida?
L’afflusso di famiglie con redditi medio-alti nelle aree suburbane potrebbe anche generare fenomeni di gentrificazione. L’aumento della domanda immobiliare in queste zone potrebbe portare a una crescita dei prezzi, con il rischio di spingere fuori le classi sociali più deboli. Al tempo stesso, se non verranno pianificati adeguati investimenti infrastrutturali, molte di queste aree rischiano di non essere in grado di supportare l’espansione della popolazione, aggravando ulteriormente i problemi legati alla qualità della vita e all’accessibilità dei servizi.
Il futuro del mercato immobiliare italiano
Se questa tendenza continuerà a crescere, il mercato immobiliare italiano dovrà adattarsi rapidamente per evitare squilibri tra le aree urbane e quelle periferichefu. Un’espansione e modernizzazione delle infrastrutture sarà fondamentale per garantire un equilibrio tra la qualità della vita nelle città e nell’hinterland, offrendo soluzioni abitative sostenibili per tutte le fasce di popolazione.